martedì 12 novembre 2013

Fortini NON è colpevole: mancano prova e movente

Il 7 marzo del 2008, a Isernia, viene trovato il corpo morto di Marinalba Costa Silva, una brasiliana di 48 anni, accoltellata, presumibilmente, il giorno prima, il 6 marzo. La ritrovano fredda cadavere, bocconi, con la faccia appoggiata sul pavimento del monolocale in cui menava la sua routine, mezza spogliata, con un ben grosso fallo di gomma (agganciato alla cinta che normalmente indossano le donne che si scopano fra di loro; indossato da un uomo, dovrebbe spingere sul pisello e sullo scroto, risultando disagevole, oltre che inutile), posto, esattamente sul centro perfetto dello spacco fra le natiche, su di lei dopo morta - probabilmente dall'assassino, o dagli assassini - in un contesto completamente a soqquadro.

 Il giornalista di RAI3, a poche ore dal ritrovamento del cadavere, ipotizza che si tratti di una delle due ipotesi: omicidio o suicidio. Marinalba rappresenta lo stereotipo della tardona brasiliana: sempre allegra, solare, godereccia, gentile con tutti, un po' ballerina e un po' puttana.

Gli agenti del comando dei carabinieri competente per l'omicidio della prostituta, fanno le solite indagini e brancolano nel buio; sennonché, ancora una volta, si decidono di far indirizzare le indagini dai tabulati telefonici. Ed ecco il ragionamento che hanno fatto gli "investigatori":

a) la vittima ha due telefoni cellulari; uno per i familiari e uno per i clienti;

b) i due telefoni non sono rinvenuti nel monolocale in cui è stato trovato il corpo della vittima; quindi sarebbero stati sottratti da chi ha ammazzato la Marinalba;

c) analizzando i "tracciati", i famigerati tabulati telefonici, si vede che i due telefonini sono accesi entrambi fino alle 12:04 del 6 marzo 2008; come fanno a saperlo? Perché alle 12:04 Marinalba riceve una chiamata e qualcuno risponde al suo telefono; ergo, Marinalba è ancora viva. Però, alle 12:22 i due cellulari sono entrambi spenti; ergo, Marinalba è morta. In base a quest'impianto ideologico, una persona è viva solo quando ha i telefoni accesi. Se però li spegne per andare a dormire, o per scopare con qualche cliente, o per fare giochi erotici con coppie scambiste, o se ha le batterie scariche, o se si dimentica di accenderli, o se gli sono caduti tutti e due i telefonini nel cesso pubblico di un bar di Punta Marina di Ravenna, mentre si cambiava il costume da bagno, allora vuol dire che è morto;

e) agli assassini converrà bene tenere acceso il telefono delle vittime dopo gli omicidi; converrà loro di spegnerlo solo quando saranno ben lontani dal luogo del delitto, in compagnia di numerosi testimoni rispettabili che forniranno loro l'alibi; perché solo allora, solo quando spegneranno il telefono della vittima, l'ora della morte verrà stabilita dagli inquirenti. Converrà pure alle vittime di allungarsi la vita; l'unico che si lamenta è il povero sventurato che finisce in trappola nella rete dei detective superficiali.

e) E allora cosa si fa? Si indaga su tutti i clienti che hanno telefonato alla puttana brasiliana prima delle 12:22 di quel giorno. Fra loro, il giovanissimo e sfortunatissimo Ignazio Fortini, che si presenta dai carabinieri in buona fede, collabora, parla, firma verbali, anziché avvalersi della irrinunciabile facoltà di non rispondere, oppure, meglio ancora, anziché scappare subito in uno stato estero.

f) Il povero giovane, inesperto e malcapitato, Fortini, senza ripararsi in nessuna maniera, se non con qualche veniale imprecisione nelle dichiarazioni rilasciate ai verbalizzanti illetterati, continua a dire e penare che, "siccome non ho fatto niente, non c'è nulla di cui preoccuparsi".

g) Il pubblico ministero, gli assai poco dirozzati carabinieri, e tutto il collegio giudicante dell'infelice Corte d'Assise di Campobasso, si meravigliano del fatto che, in un paese di 500-1000 anime, in cui si conoscono tutti, dove tutti sono sempre disposti a darsi una mano l'uno con l'altro e nessuno pensa mai ai cazzi suoi, un giovane di poco più di 20 anni cerchi di negare di essere andato con una puttana brasiliana, per di più oramai giubilata. Il fatto che egli neghi la circostanza peggiora la sua situazione da sospetto ad accusato. E si aprono le porte del carcere, per poi richiudersi e tenercelo dentro. Questo fatto scoccia parecchio; perché gli uomini italiani sono la prova vivente della falsità di certi atteggiamenti ipocriti; non solo tutti gli altri clienti della puttana brasiliana, quando sono intervistati, in principio, negano di averla frequentata, ammettendolo solo dopo, incalzati sotto interrogatorio - "perché" - secondo il PM, il quale, timorato da un'educazione materna inflessibile, non è mai andato a puttane in vita sua - "non hanno niente da nascondere" - non solo; gli uomini italiani sono famosi in tutto il mondo per essere gran puttanieri; non è affatto un caso che proprio Rio de Janeiro è la città con la maggiore concentrazione d'italiani e neppure è una coincidenza il fatto che, tanto in Romania che a Cuba e a Phuket, le puttane hanno oramai imparato a parlare in italiano, tanti sono i loro clienti italiani; e gli italiani fanno la fila per andare a fottere prostitute navigate persino in strada, non importa se nigeriana, senegalese o camerunense; questo capita solo perché non riescono più, come un tempo sempre facevano, a scopare le mogli degli amici intimi, dei fratelli, dei colleghi o, per i più fortunati, dei capufficio e dei capireparto; gli italiani sono affamati di sticchio e sono sempre lì a tenere il moccolo, sperando di scopare senza pagare, perché sarebbero disposti a passare sul cadavere delle proprie madri pur di scoparsi le proprie sorelle. Tutti negano. Nessuno va mai a puttane in Italia. Nessuno guarda i video porno e nessuno si fa le seghe. Mai. Negare, sempre negare. Però, in tribunale, no, non si può negare di essere andati a puttane; altrimenti si è assassini, e non più solo bugiardi, come tutti gli altri. "Padri di famiglia, ragazzi prossimi al matrimonio, che, per ovvie ragioni, non volevano rivelare queste circostanze"...di aver scopato la tardona brasiliana per cento-duecento euro a testa. Lo stesso PM lo ricorda a parole sue.

h) Nessuno approfondisce la questione opaca dell'amico Guglielmo Di Stavolo; egli ammette di essere stato lui a dare il numero della vittima al Fortini, dopo averlo prima negato; però lui non ha mai chiamato la puttana con il suo cellulare, non risulterebbe, dal suo tabulato non risulta, e questo basta a farlo scomparire dalla lista dei sospetti. Avete controllato bene i tabulati? Non potrebbe egli avere più di un numero telefonico? E non potrebbe averla chiamata da casa, o da un bar, o dall'ufficio, o da casa di un amico, o da un telefono pubblico, o dal telefono della casa di sua mamma, mentre lei guardava la TV, o usando il telefono dell'amico? - "Sai ho la batteria scarica, ho finito il credito....posso usare il tuo?"

i) Cosa dice al Fortini il Di Stavolo? Dice che - è una bella scopata - "vale la pena". Ma "non la conosce, non l'ha mai vista viva". Ha il numero sul suo cellulare e però non lo ha mai usato; dice che è bella e che scopa bene, perché lo ha sentito dire; da chi? "Non ricordo chi me l'ha detto". E non ci sono altre domande da fare a questo vago personaggio, che risulta al lavoro all'ora - presunta dal tabulato telefonico - del delitto, perché lo dicono i cartellini presenze? Non è assolutamente possibile che uno, dopo aver registrato la presenza, si assenti dal luogo di lavoro? Se non è possibile, come mai a Roma abbiamo sempre visto i bar e i ristoranti gremiti, per ore, di dipendenti pubblici, durante l'orario di lavoro? Non si è veramente mai visto uno che "timbra" al mattino ed esce subito dopo per un cappuccino?

l) Avendo scopato la puttana brasiliana, il povero Fortini ha evidentemente lasciato tracce organiche nel preservativo, sulla sigaretta, e qualche impronta sulle maniglie che, assieme alle tracce di centinaia di altri puttanieri, gli agenti della scientifica hanno prontamente individuato ed isolato; in quel gran casino di monolocale, più disordinato di una baracca delle Favelas, non si sono trovate impronte, tracce di sborra, o di saliva, del Di Stavolo.

m) Uno dei due telefonini scomparsi viene ritrovato con la Armenti Luciana, un'altra che si è scopato il povero Fortini. La donna testimonia contro il Fortini, non si sa cosa dice perché delle tre discordanti versioni date, nessuna è stata fatta davanti alle telecamere; però sostiene che il telefonino sia un regalo del Fortini. In tribunale, per conto dell'Armenti, vanno un paio di amiche cretine che depositano testimonianze per conto dell'Armenti. È procedura penale? Il teste principale non si presenta di persona; però ci vanno le sue amiche a testimoniare, basandosi su ciò che avrebbero sentito da lei.

n) Certo uno vorrebbe sapere come quel telefonino sia capitato in mano all'Armenti; e chi lo sa? Comunque, anche non tenendo conto del fatto che il grosso fallo di gomma sia per uso femminile (cioè, ha quella cintura che si allaccia attorno alla vita di chi il fallo non ce l'ha, quando si fanno giochi erotici con altre donne o con uomini; all'uomo, il fallo di gomma con bretella non serve), la prova del possesso del telefonino in capo al Fortini non è dimostrato. Lo dice Armenti, ma il telefonino è in mano sua di lei. Qualcuno ha indagato se Armenti ha rapporti con la vittima o con il suo ambiente? Come testimone non è attendibile, perché viene chiamata tre volte a chiarire le sue contraddizioni, anche se al buio. Il metodo probatorio è superficiale, discutibile ed arbitrario.

o) Movente. Secondo il PM il movente è da ricercare nello "stress" di qualche difficoltà economica del Fortini. Come dire che in Italia, con 3 milioni di disoccupati, dovrebbero esserci almeno 3 milioni di altre persone, come minimo, con lo stesso movente per ammazzare a coltellate qualche puttana brasiliana.

p) Dice il PM, visto che ha problemi economici, avrà litigato con la puttana per pagare di meno. Lei non voleva e lui l'ha ammazzata.

q) Poi, il PM ipotizza che, siccome, secondo lui, che ha intervistato un paio di puttane che ha scopato il Fortini, non si sanno i nomi ma saranno le stesse due tre puttane che maneggiavano quel telefonino famoso, le quali dicono che il Fortini veniva presto e non faceva preliminari; Fortini scopava e basta, senza preliminari; e secondo il PM, questo fa di lui un assassino.

r) Il PM sottopone il pover o Fortini anche a misurazione del pisello; gli si mette uno strumento che sarebbe in grado di misurare l'erezione, l'eiaculazione e tutte le altre funzioni; che aggeggio sarà?

s) il PM tenta di far rilevare teorie sessuali che cava da qualche pericolosissimo libro di psicanalisi sui quali ha capito un cazzo; e però il Fortini è in carcere.

t) Secondo il PM con una prostituta bisognerebbe fare preliminari, baci, carezze, leccate di capezzolo, leccate di clitoride, baci appassionati con voluttuosissima lingua - sperando che alla puttana brasiliana di mezzo secolo non caschi la protesi - e solo dopo, penetrarla dolcemente, far vibrare in lei la lunga asta in stato di assoluta erezione, attendere di farla giungere all'orgasmo.....e non, come il Fortini, che invece le considera prostitute, e quindi ci va carico, viene e si riveste.

u) Tesi del PM; Fortini soffre di eiaculazione precoce; ergo vuole pagare di meno la puttana, anche perché ha problemi economici, ergo, Fortini Ammazza la troia.

v) Anche il PM percepisce l'assurdità delle costruzioni pazzesche dell'arbitrio che secondo lui sarebbe il movente; e, per corroborare la sua tesi accusatoria criminale, si rilancia sulle sue pericolosissime letture da dilettante di manualetti di psicoanalisi portabili; e così introduce la questione del "TRANSFER".

z) A S. Vittore c'era uno scambio di coppie, Fortini dice che ci è andato con Di Stavolo; sono tutti in fila per scopare questa donna, Di Stavolo scopa prima ma viene subito; poi s'innervosisce per aver sputtanato 150 Euro (e chi non si sarebbe innervosito? Gli italiani sempre cercano di scopare gratis). L'accusa dimostra che Di Stavolo non è andato in questo locale che si chiama scambio di coppie, e allora vuol dire che tanto basta per dimostrare che Fortini "è un assassino". 



Le tragiche conclusioni
La pazzia delle modalità accusatorie è lampante; la vittima ha il fallo puntato sul buco del culo; possibile che non si sia tentata l'indagine a sfondo sessuale? La prova a carico di Fortini non si è formata e allora bisogna assolvere. E invece condannano, in primo, secondo e terzo grado.

Questo comporta una serie di conseguenti considerazioni logiche:

1) farsi processare in Italia è pericolosissimo; meglio sparire, e questo vale più per gli innocenti che per i colpevoli, perché, per i colpevoli, soprattutto se criminali di professione, lo Stato trova sempre qualche aggiustamento a loro favorevole.

2) Evitare a qualunque costo la corte d'Assise; in corte d'Assise si è condannati quasi sempre e nessuno si preoccupa mai della procedura penale; si è condannati anche senza prove; valgono le sensazioni.

3) Meglio non andare a puttane in Italia e, se proprio non si riesce ad andare all'estero, è bene andare a puttane lasciando il cellulare a casa;

4) è meglio non usare il proprio telefono cellulare per telefonare alle donnine allegre; in caso di incidente o disgrazia, si rischia di essere incriminati solo per avere il numero nella cella della memoria del telefono della meretrice;

5) per le vittime degli assassinii - e in genere per chiunque compia delitti e per chiunque sia accusato ingiustamente di compiere delitti - è meglio non usare il cellulare del tutto; lasciandolo a casa si ha che gli investigatori vi credono a casa e continueranno a brancolare nel buio in qualche altro quartiere;

6) per gli assassini: è meglio portare via il cellulare delle vittime e tenerlo acceso fino a quando non si è lontani dal luogo del delitto, quando si è, comodamente, giunti fra i testimoni che forniranno l'alibi;

7) il fatto che non abbiate fatto niente non significa assolutamente che non vi succeda nulla; una volta che un accusatore s'impunta su di voi, non ne uscite più; meglio star lontani dalle caserme, meglio sparire o, quantomeno, meglio tacere fino al processo. Può non giovare ma di sicuro non peggiora la situazione.

8) Meglio un giudice togato singolo o un collegio di giudici togati; mai la giuria popolare, mai. In assenza di prove, i giudici non possono condannare. Almeno in teoria, i giudici togati lo sanno. Ma nessuno spiega mai questo sacrosanto principio del diritto più elementare agli svagati, annoiati e indolenti giudici di Corte d'Assise.

9) Tenere lontano dalla portata dei PM i manuali di psicologia amatoriale.


sabato 26 ottobre 2013

Transazioni bancarie non statunitensi: il monitoraggio

Monitoraggio statunitense delle transazioni bancarie non statunitensi   


La smussatura delle banche estere
Il sistema del monitoraggio delle transazioni bancarie è un fattore importante nell'asprissima competizione fra banche europee e banche statunitensi.

Ogni impresa bancaria accusata di collaborare con l'Iran, negli ultimi anni, è inglese oppure olandese. Nel giugno 2012, la banca olandese ING ammette di aver trasgredito l'imposizione delle sanzioni statunitensi all'Iran (secondo taluni rapporti anche quelle di Cuba) e accetta di pagare la sanzione di 600 milioni di dollari alle autorità statunitensi.

La banca britannica Barclays PLC
accetta, a sua volta, di pagare sanzioni per 453 milioni di dollari in seguito ad una indagine delle autorità statunitensi e britanniche che pare mettere in luce operazioni di riciclaggio.

Nell'estate del 2012 il senato degli Stati Uniti d'America carica la holding inglese HSBC che, secondo le agenzie di spionaggio statunitensi, condurrebbe operazioni in Messico per conto di presunti trafficanti di droga. La banca viene anche accusata di aver infranto le sanzioni imposte all'Iran. A dicembre del 2012 la HSBC dichiara di essere pronta a pagare una multa alle autorità statunitensi che totalizza 1.92 miliardi di dollari.

Sempre nel 2012, lo scandalo della manipolazione del "Libor interbank lending rate" raggiunge il suo apice. Banche americane e banche inglesi hanno manipolato quel tasso per un certo numero di anni, e hanno indebitamente accumulato altri profitti grazie agli effetti di tale manipolazione. L'indagine inizia nel 2008 e coinvolge Barclays, Royal Bank of Scotland, Lloyds Banking Group, Citigroup, HSBC, UBS,  Deutsche bank e altre grandi banche meno importanti. La UBS dichiara che solo per la manipolazione del "Libor rate", paga la sanzione di 1.5 miliardi di dollari.

mercoledì 23 ottobre 2013

Sistema monetario del debito per estorcere interesse

L'oro come strumento per produrre penuria
Nei secoli recenti, l'oro è stato usato dai banchieri delle banche d'affari internazionali, come strumento per creare scarsità. Prima di tutto, scarsità dello stesso oro in certe aree o nazioni determinanti strategicamente. Il cosiddetto "Gold Standard" non esiste già da molto tempo prima della sua abolizione ufficiale (1971). Ciò che esiste prima di allora è un falso "Gold Standard". La frode fondamentale è il monopolio. È stata praticata dal 1694, anno di fondazione della Bank of England, e continua oggi. Napoleone, e altri Capi di Stato sconfitti dalla storia, hanno lottato contro quei sistemi truccati.

Londra e Washington
L'assalto dei grandi usurai viene lanciato da Londra e da Washington, unite nelle operazioni. Nel 1863 la direzione delle operazioni è a Londra e New York è la filiale periferica. Poi le posizioni si sono invertite: la filiale è Londra e la sede direzionale oltre l'Atlantico.

Benito Mussolini condannato dagli usurai

Mussolini viene condannato dalla grande usura internazionale, dal momento in cui scopre la connessione tra gli usurai di New York e le loro creazioni di Mosca (cioè scopre che essi finanziavano - fornendo capitali, dottrine e impianti ideologici -
sia la rivoluzione nazi-fascista che quella bolscevica).

La frode della rivoluzione russa
La rivoluzione bolscevica è una grande presa per il culo (una delle prese per il culo storiche) organizzata dai grandi capitalisti usurai. È un'altra "rivoluzione tradita", come dice Ezra Pound.

Il comunismo serve a sottrarre la terra ai contadini
Il proposito teorico è quello di sbarazzare il mondo, o quantomeno la Russia, dal capitalismo; e invece quello che si fa con il comunismo è sottrarre la proprietà; in particolare, sottrarre la terra ai contadini. Stalin smaltisce quaranta autocarri carichi di materiale umano, cioè di lavoratori-schiavi, per realizzare la sua quota del canale di Suez e invadere il mondo con prodotti ottenuti dal lavoro di schiavi bianchi messi a lavorare a basso costo. Questa invasione di prodotti e alimenti a prezzi stracciati, è la tecnica di attacco commerciale dei cosiddetti paesi comunisti prima della guerra. Ma la guerra è il peggiore, il più atroce, dei sabotaggi; la guerra serve a creare penuria, scarsità e debito.

Le dinamiche del sistema monetario internazionale
Andiamo a cercare i dettagli sull'opposizione dell'Italia fascista e della Germania nazista al complotto degli usurai. Ciò che manca più o meno ovunque nel mondo produttivo e commerciale è, al fianco del sapere come si gestisce un impianto produttivo, una fabbrica, o come si conducono affari e relazioni commerciali, la conoscenza del sistema monetario internazionale. Sapere come funziona, è la chiave per capire e rimuovere tutti i peggiori mali. È un sistema che erode l'economia e il benessere dell'umanità nel periodo di mezzo secolo, o di un secolo; non nei fatti del trimestre o negli intervalli di 3-5 anni.

Creare debito per estorcere l'interesse

L'unico obiettivo del sistema monetario internazionale è il lucro. Lo scopo è chiaro e il metodo è sempre lo stesso: la creazione del debito per l'estorsione dell'interesse. Chi gestisce il monopolio può far fluttuare i prezzi (e sulle fluttuazioni specula, non sulla stabilità) di beni essenziali a piacere, e lo stesso può fare con la moneta, condizionando gli andamenti delle varie valute nazionali. 

mercoledì 16 ottobre 2013

Ezra Pound e le cause delle guerre

Secondo Ezra Pound, la seconda guerra mondiale non inizia per via di un capriccio di Mussolini o di Hitler. No. Si tratta, altresì, di un'altra parte della guerra secolare fra gli usurai e i contadini; (quella guerra che, secondo Orwell, è condotta dalla classe dominante contro i suoi cittadini, o contro le altre classi ad essa sottostanti, per mantenere intatta la struttura gerarchica della società); la guerra tra "l'usurocrazia" e chiunque voglia lavorare onestamente e campare la giornata per mezzo delle proprie mani o del proprio cervello.

I processi storici sono intesi, in vari tempi diversi; ma questa comprensione, da parte di una diligente minoranza d'individui che combattono per il bene comune, è, ancora e ancora, insabbiata sotto la superficie. Gli sforzi di Calhoun, Jackson, Van Buren, Brook Adams, Obst sono stati tutti obliterati.

Dice lo stesso Pound: "Ci saranno, forse, una trentina di libri di conoscenza che ci permetterebbero di capire come la rivoluzione americana è stata, e ancora è, continuata dalla rivoluzione italiana, ma nessuno di questi trenta libri si possono trovare nelle edicole o sulle bancarelle. Mi ci sono voluti sette anni per mettere mano su una serie di lavori di John Adams, pubblicati fra il 1850 e il 1856 in dieci volumi". (The Works of John Adams)

Sono lavori che richiedono una certa familiarità con la materia economica e, più specificatamente, con i fatti di politica monetaria.

"Se riesci a capire la causa, o le cause, di una guerra, capirai allora la causa, o le cause, di molte altre guerre e forse di tutte. Le ragioni fondamentali della guerra ricevono poca pubblicità e i libri di scuola non spiegano mai il funzionamento interno delle banche". Nel diciannovesimo secolo il pubblico crede, più o meno, che la politica economica sia stata inventata da Adam Smith. Cattedre e professorati sono inventati per falsificare la storia e insegnare agli studenti un sacco di balle.  

Il fatto centrale della rivoluzione americana del 1776 è la soppressione, nel1750, della moneta cartacea emessa in Pennsylvania e in qualche altra colonia; e però la storia americana ha insegnato e raccontato questioni più pittoresche, come il Boston Tea Party.

La terminologia delle operazioni finanziarie è già studiata da Claudius Salmasius (De Modo Usurarum e De Foenore Trapezitico, Lugd. Bat. - Leyden - 1639 e 1640) ma persino le enciclopedie che lo menzionano ignorano questi due suoi libri.

Ciò che costituisce una solida base sul credito è assai ben conosciuta al principio del diciassettesimo secolo dai fondatori del Monte dei Paschi di Siena.


La storia dell'usura
La storia dell'usura inizia con l prestito di semi di mais in Babilonia, nel terzo millennio prima di Cristo. La prima menzione di politica monetaria si ha nel 1766 prima di Cristo, quando un imperatore in Cina, per alleviare l'afflizione dovuta alla carestia, aggravata dal monopolio del grano, apre una miniera di rame e fa coniare dei dischi di metallo, perforati al centro con foro quadrato. Leggiamo che egli dà questa moneta agli affamati e che essi possono così comprare il grano dove il grano c'è. 




La funzione distributiva della moneta
Quell'imperatore può anche non aver inventato l'idea, ma possiamo vedere che egli comprende la natura e lo scopo sociale della moneta, nonché uno dei limiti del suo potere. L'imperatore Tching Tang comprende bene la funzione distributiva della moneta.

Aristotele sostiene che i greci chiamano il denaro NOMISMA perché è un prodotto che non viene dalla natura ma è inventato dall'uomo. Il denaro è, prima di tutto, uno strumento della volontà. La condizione economica di una società dipende dalla volontà dei suoi governanti (ostacolata dall'ignoranza o da forti volontà opponenti).


L'ignoranza naturale e l'ignoranza artificiale

Certi alti crimini accadono solo a causa dell'ignoranza della grande maggioranza. Sopra e oltre alla ignoranza naturale, si diffonde un'ignoranza artificiale, creata sinteticamente dalla stampa "usurocratica", da diverse organizzazioni che lottano per mantenere i loro monopoli e i loro privilegi.

Il fatto fondamentale della storia statunitense è la soppressione della moneta cartacea coloniale, cinquantasei anni dopo la fondazione dell'ente privato che reca la ragione sociale: Banca d'Inghilterra (Bank of England).
 

Tra le definizioni del termine "banchiere" raccolte da Obst, troviamo:

"il banchiere è uno che compra denaro e debiti, creando altri debiti";
"il banchiere è uno che prende denaro a prestito per prestarlo a sua volta a interesse maggiorato, per profitto".


L'affermazione di Paterson (fondatore della Banca d'Inghilterra) sintetizza la malizia sulla quale si regge il meccanismo del raggiro usuraio della politica monetaria:

"la banca si avvantaggia dell'interesse e lucra su tutto il denaro che crea dal nulla".

La novità del meccanismo creditizio di Paterson
La proposta di Paterson è di prestare, non denaro, ma note, banconote, titoli rappresentativi di un corrispettivo di metallo prezioso, scommettendo sull'ipotesi, molto probabile, che solo una piccola frazione di depositanti vorrebbe incassare le note e ritirare il proprio denaro allo stesso tempo.

Il trucco funziona alla grande; e però, i quaccheri della Pennsylvania iniziano ad entrare in concorrenza pro bono publico pennsylvanico. Prestano cartamoneta ai coltivatori, per permettere la bonifica dei terreni, per importi che giungono alla metà del valore della terra in questione, chiedendo il rimborso in dieci rate annuali.

La banca di madrepatria, attraverso l'intercessione del governo britannico, sopprime questa competizione, che beneficia le colonie e le fa prospere, nel 1750.

Dopo varie altre vessazioni, le colonie dichiarano la loro indipendenza; e la ottengono, grazie alla distanza geografica dall'Europa e alle perturbazioni che tengono impegnati i governi del vecchio continente.


Il proposito e il funzionamento di un monopolio

Il proposito di un monopolio è quello di poter vendere materiali o prodotti monopolizzati ad un prezzo ingiustamente gonfiato, disprezzando il bene comune e danneggiando il prossimo.
Il noto esperto di alta finanza Samuel Loyd comprende a sua volta che, espandendo i commerci, una valuta non-elastica, rigida, cresce di valore. Egli intuisce che, con sufficienti risorse a disposizione, quelli della sua categoria possono determinare quell'aumento di valore, quando gli pare, praticamente a loro piacimento, certi di poterlo manipolare quando occorre, approfittando della valuta estera. Oltre a ciò, egli comprende che, una volta stabilita, la contrazione della valuta può essere forzata fino all'estremo, e che quando la moneta cresce oltre il prezzo, come accade nel 1825, i debitori devono cedere le loro proprietà ai termini dettati dai creditori.

Aristotele menziona l'esempio del monopolio delle presse per le olive praticato da Tales, solo per dimostrare che un filosofo può facilmente superare in astuzia altra gente se non ha proprio niente altro di meglio da fare.


Il monopolio della moneta

Il monopolio della moneta, o la politica restrittiva sulla sua circolazione, è semplicemente una variante di questa semplice forma di monopolio. È tutto qui. Il fesso cade nella rete.


Guerre, debito, scarsità, penuria e miseria

Le guerre sono provocate in successione, deliberatamente, dai grandi usurai, per creare debito, per creare scarsità, penuria e miseria, così che essi possano estorcere gli interessi su quei debiti, così che possano aumentare il prezzo del denaro (per esempio, il prezzo delle varie unità di misura monetaria controllate o possedute dagli stessi usurai), alterando i prezzi delle varie unità monetaria quando gli pare, alzando e abbassando i prezzi dei generi alimentari quando gli pare, completamente indifferenti rispetto alle vittime umane che fanno, e alla distruzione dei patrimoni della civiltà e delle loro eredità culturali.


Tutte le rivoluzioni sono tradite
La storia della giovane repubblica americana è l'esempio che dovrebbe servire da monito alle rivoluzioni successive. La vittoria delle armate americane, la resa di Lord Cornwalli, eccetera, non fermano affatto la guerra fra produzione e usura. L'idea che la guerra possa aver abolito l'interesse sul debito è vista con ironia da qualche padre fondatore della Repubblica.

Lo scandalo dell'assunzione di responsabilità
La manovra è classica. I soldati della rivoluzione sono stati pagati dalle varie colonie in moneta cartacea che riconosce il debito delle colonie verso il "veteran".
Questi certificati di debito iniziano a perdere potere d'acquisto, che scende al 20% del valore nominale; cento dollari in certificati valgono solo venti dollari. Ad un dato momento, ventinove membri del Congresso Nazionale, assieme ai loro compari, comprano grandi quantità di questi certificati svalutati. Dopodiché, la Nazione, ora organizzata in una nuova entità esecutiva, si assume la responsabilità di pagare i certificati al loro valore nominale. (Claude G. Bowers, l'allora ambasciatore USA in Spagna, fornisce i dettagli nel suo: Jefferson and Hamilton).

E John Adams esclama, in tarda età:

"Ogni banca di sconto è assolutamente corrotta,
si esigono imposte dal pubblico per il guadagno privato di taluni individui,
ma se dico questo nel mio testamento,
la gente americana dirà che sono morto pazzo".
"Tutta la confusione, le tragedie, le afflizioni e le angosce in America sorgono, non per difetto della costituzione, della confederazione o per difetto di onore e virtù, ma per l'assoluta ignoranza sulla natura della moneta, del credito e della circolazione monetaria."

(John Adams)



".. and if the national bills issued be bottomed (as is indispensable) on pledges of
specific taxes for their redemption within certain and moderate epochs, and be of
proper denominations for circulation, no interest on them would be necessary or
just, because they would answer to every one the purposes of the metallic money
withdrawn and replaced by them."
Thomas Jefferson (Letter to Crawford, 1816 July 20).

"... and gave the people of this Republic the greatest blessing they ever had—their
own paper to pay their own debts".
Abraham Lincoln

(Che viene assassinato subito dopo aver fatto questa dichiarazione; l'assassino scappa da Washington attraverso l'unica via non sorvegliata, dopo che è già stato dato l'allarme da parecchio; molti altri dettagli sono strani, come il tentato assassinio di Seward, segretario di stato; il fatto sta che la posizione assunta da Lincoln è in chiara contrapposizione con quella degli usurai).



"The Congress shall have Power To: coin Money, regulate the Value thereof, and of foreign Coin, and fix the Standard of Weights and Measures."
Costituzione degli Stati Uniti d'America, Art. 1 Sezione 8, clausola 5.


La Costituzione degli Stati Uniti d'America, come molti altri atti scritti fondamentali, è redatta in uno stile che non è molto attraente per il lettore medio. Le frasi chiave sono collocate molto dopo una serie di pallosissimi preamboli e i cittadini si sono belli che stufati molto prima di giungere a leggerli. Per anni, il Congresso Americano non ha preso atto dei poteri che gli sono conferiti dalla Costituzione.


I tradimenti successivi
Il periodo coloniale dura fino alla soppressione della cartamoneta ne 1750;
la rottura con il Regno Unito si ha nel 1776; nella lotta fra Jefferson e Hamilton, Hamilton rappresentava i banchieri usurai. Washington se ne viene sotto l'influenza di Hamilton, Adams, il secondo presidente, tiene la seggiola per 4 anni; poi Jefferson la tiene per 8 anni come presidente e nei sedici successivi che servono a guidare i suoi successori. Poi viene Madison, 8 anni, Monroe, 8 anni, e il figlio di Adam, per soli 4 anni, come suo padre prima di lui.

Jackson e Van Buren vincono la guerra contro gli usurai

Dopo di questa serie, si ha un periodo che dura dodici anni con Jackson (8 anni) e Van Buren (4 anni); ma la decade 1830-40 sparisce dai libri di scuola. Ai bambini viene insegnato che Jackson ammazza qualche pellerossa, mastica tabacco, e prende a calci-in-culo gli inglesi a New Orleans, dopo la pace di Ghent. Ma la guerra vera che vincono Jackson ("eroe di New Orleans") e Van Buren è quella del popolo americano contro le banche.


La guerra per gli schiavi negri
Gli astuti usurai, battuti dalle condotte di Jackson e Van Buren, dirigono allora il loro raggio di offuscamento sulla questione dei negri in schiavitù. Durante la fase che precede la guerra, il dibattito in Congresso rivela una percezione intensa dei fatti da parte dei membri più intelligenti; ma dopo la morte di Lincoln la discussione perde la sua chiarezza e l'indebitamento della città di New York del sud assume importanza secondaria; l'intera questione del debito pubblico perde di valore.

Gli usurai scoprono nel frattempo che il sistema basato sulla proprietà degli schiavi è meno redditizio di quello dell'offerta del lavoro "libero". Ogni possessore di schiavi deve preoccuparsi di mantenerli in vita e in forma per lavorare. Questo costa più del lavoro retribuito della forza lavoro "libera". Nel sistema capitalista, il datore di lavoro non ha nessuna responsabilità sullo stato di salute del lavoratore.


La gestione dell'emotività di massa non è un fatto matematico o monetario; ma, una volta che la passione della moltitudine è infuocata, certi elementi usurai delle banche sono ordinati per sfruttare la situazione. L'obiettivo della guerra "civile" si smaschera i una circolare di rischio emessa nel 1862:

"L'enorme debito che i nostri amici capitalisti europei vedranno è prodotto dalla guerra e deve essere usato per controllare il volume della massa di denaro circolante; non è utile permettere la circolazione del cosiddetto greenback, perché quello non lo possiamo controllare e non ne controlliamo la circolazione".

In una lettera del 25 giugno 1863, inviata da una impresa della famiglia Rothschild di Londra ad una sua sussidiaria di Ikleheimer, Morton & Van der Gould di New York, si leggono frasi come quella qui sotto:

"Pochissime persone comprenderanno il fenomeno. Quelli che capiranno, saranno troppo impegnati sfruttando la situazione. Gli altri, il pubblico in genere, probabilmente non lo vedranno contrario ai loro interessi".

Il nipote di John Adams fa presente al suo tempo che, dopo Waterloo, il potere degli usurai incontra assai poco seria resistenza. Il primo tentativo concreto contro gli usurai, dopo la morte di Lincoln, comincia con la rivoluzione fascista, e viene riaffermato dall'asse Roma-Berlino, tanto famigerata dalla storia, forse proprio perché ribelle al potere dei grandi usurai. 

venerdì 13 settembre 2013

Cipro: tecniche di rapina alternative

Lo faranno anche in Europa e nelle Americhe
Secondo l'analisi di Chossudovsky su Cipro in seguito al diabolico piano proposto di "Bail-in", non si pagano più pensioni né stipendi. Il potere d'acquisto è crollato. La popolazione impoverita. La piccola e media impresa è mandata alla bancarotta. Cipro è una nazione con una popolazione di un milione di abitanti. Cosa succederà quando questi tagli verranno praticati in Europa e in USA? L'opinione dell'istituto IIF, basato a Washington, che rappresenta il consenso dell'apparato finanziario mondiale, l'approccio delle ganasce di Cipro, sui conti correnti, e sui depositi e crediti, dei clienti delle banche che falliscono,  è probabile che diventi un modello tipico applicabile confortevolmente anche altrove, in Europa, quando c'è da affrontare una crisi, per mandare ad effetto i piani diabolici che servono gli interessi dei conglomerati finanziari del pianeta dominato.

Dei delitti del governo di Giuliano Amato
Questi sono commenti recenti. E però ricorderemo che un delitto simile è stato già commesso in Italia nel 1992, quando il governo Amato ha rapinato dai conti correnti degli italiani, di tutti gli italiani sprovveduti che non erano stati avvistati prima, il 6 per mille sul saldo del mese precedente al mese in cui Amato ha dato la notizia, senza preavviso, dell'appropriazione indebita che stava compiendo. Gli autori di questi delitti commessi da enti di stato sono gli stessi che oggi hanno innescato la crisi delle banche di Cipro e sono gli stessi geni che hanno  scritto i piani devastanti sulle misure d'austerità imposte all'Unione Europea e al Nord America. Questa "nuova" prassi, nuova per chi non si ricorda l'esperimento criminale già riuscito del governo presieduto da Giuliano Amato, pare sia già stata riconosciuta favorevolmente da IMF e dalla BCE.

Operazioni di rapina interna
Secondo l'angolazione del prof. Chossudovsky, ciò che si prefigura è la manovra con la quale le banche grosse (Citi, JPMorgan Chase, Goldman Sachs, e altre) fanno fuori altre banche e istituti finanziari minori, quando danno fastidio per qualche motivo, o semplicemente perché lo scopo è quello di prendere in mano il controllo dell'intero sistema creditizio. La tendenza generale, a livello sia nazionale che internazionale, appare diretta verso la centralizzazione e la concentrazione del potere bancario anche attraverso la drammatica crisi pilotata dell'economia reale. Altre manovre di "Bail-in" (cioè di appropriazione indebita dai conti dei crediti dei clienti delle banche) sono state già state previste in Nuova Zelanda nel 1997 e vengono previste per il Regno Unito e gli Stati Uniti; hanno tutti a che vedere con la confisca dei depositi e dei conti bancari.

Regno Unito e Stati Uniti: depositi trasformati in azioni d'impresa fallita

In un documento congiunto di Bank of England e FDIC (Federal Deposit Insurance Corporation), titolato Resolving Globally Active, Systemically Important, Financial Institutions, si prescrivono certe procedure esplicite in base alle quali le somme dovute a "i creditori originari di una impresa che fallisce" (vedi i clienti di una banca che fallisce) "sono trasformate in titoli azionari". Vedi anche Ellen Brown
(It Can Happen Here: The Bank Confiscation Scheme for US and UK Depositors). Questo significa che il denaro confiscato dai conti della banca che fallisce viene usato per saldare gli impegni finanziari della banca. In contropartita, i clienti della banca, i correntisti e i possessori di depositi a risparmio, diventeranno azionisti di un istituto finanziario fallito e sull'orlo di una bancarotta. I risparmi depositati in banca si trasformano in una notte in titoli rappresentativi di quote di proprietà nell'impresa indebitata, magari con l'obbligo di continuare a lavorare per finire di pagare la parte di debito ancora non ripagata. Il passaggio viene denominato "compensazione in titoli azionari".

Confische selettive di depositi bancari e compensazione in titoli

Ciò che questo sistema prefigura è l'utilizzo di processi di confisca selettivi dei depositi bancari, con la possibilità di rastrellare il credito e, contemporaneamente, far morire istituti finanziari "più deboli". La procedura, negli USA, dovrebbe essere in grado di aggirare le disposizioni della FDIC che assicurano i depositi dei correntisti contro il fallimento delle banche. La compensazione in titoli azionari dovrebbe far cadere il diritto di risarcimento dell'assicurazione sui depositi della FDIC.

Il Canada e protocollo di confisca dei depositi e conti bancari
La più candida dichiarazione sulle procedure di confisca dei depositi bancari quale sistema per "salvare le banche" viene formulata in un documento emesso dal governo canadese intitolato:

" Jobs, Growth and Long Term Prosperity: Economic Action Plan 2013″.

Nel progetto di rischio canadese, l'espressione "confisca" non viene mai menzionata; si usa una terminologia alternativa: il governo propone di implementare un regime di "bail-in" per banche d'importanza strategica. Tale regime viene disegnato in modo tale che, nella non eventuale eventualità che una banca d'importanza strategica "esaurisca" il proprio capitale, la banca può essere ri-capitalizzata e rimessa in condizioni di redditività attraverso la rapida conversione di "alcune passività" delle banche nel patrimonio posto sotto custodia amministrativa. A parere del governo che propone il progetto di rischio, il rischio si riduce per i contribuenti; non è più denaro pubblico che si usa per restituire la liquidità evaporata delle banche poste in difficoltà - anche se non sarebbe comunque denaro dei contribuenti, visto che appartiene alle banche centrali - no, si usa il denaro dei correntisti, posseduto e interamente gestito dalle banche in crisi. Se una o più banche, o una cooperativa di credito, vengono obbligate ad esaurire sistematicamente il capitale per incontrare la domande dei suoi creditori, le banche vengono ri-capitalizzate attraverso la conversione di certe passività che si cavano dal patrimonio posto sotto custodia amministrativa. Le "passività" hanno a che fare - nel gergo tecnico - con il denaro che le banche devono ai loro clienti, ai loro correntisti, ai loro depositanti, i cui conti vengono confiscati in cambio di azioni e obbligazioni di un istituto bancario in fallimento. 

 
Ridurre il rischio per i contribuenti

E concordo con l'idea del prof. Chossudovsky, la ridicola spiegazione "questo riduce i rischi per i contribuenti" è un bidone. Non è il contribuente che paga, nemmeno nel caso dei salvataggi visti fin qui. La liquidità che si usa è denaro pubblico, sì, è denaro pubblico, ma appartiene alle banche centrali; sono le banche centrali che decidono a chi darlo; allora con questa frase si intende dire che, per certi istituti che non sono protetti da qualche santo in banca centrale, in caso di fallimento, la banca centrale non aiuta né la banca che ha problemi di capitali e né i clienti della banca che ha problemi di capitali, i quali saranno presto i nuovi proprietari della banca che ha problemi di capitali.

Il piano è coerente con i piani di Europa e Stati Uniti

Il piano economico canadese per il 2013 ammette che la proposta del cosiddetto "bail-in" proposto è coerente con le riforme di altri paesi e con gli standard internazionali. E cioè, il modello proposto di 
confiscare i depositi bancari, come descritto nel documento del governo canadese è coerente con il modello previsto negli Stati Uniti e l'Unione europea. Questo modello è attualmente un "punto programmatico" da discutere (a porte chiuse) in varie sedi internazionali che raggruppano i governatori delle banche centrali e i ministri delle finanze.

Progetti di regolamenti estorsivi internazionali

L'ente regolatore coinvolto in questi progetti normativi, frutti di consultazioni multilaterali, è il FSB (Financial Stability Board) che ha sede a Basilea, in Svizzera, ed è ospitato presso la BIS (Bank for International Settlements, orrendo palazzo a forma di fallo corto a destra). La FSB accade che sia presieduta dal governatore della Bank of Canada, Mark Carney (foto in basso), che è stato recentemente nominato dal governo britannico a capo della Banca d'Inghilterra a partire da giugno del 2013. Mark Carney, come Governatore della Banca del Canada, ha un ruolo decisivo nel determinare le disposizioni del "bail-in" per banche commerciali del Canada. Prima di espandere la sua carriera al settore delle banche centrali, è stato un alto dirigente di Goldman Sachs, che ha svolto un ruolo dietro le quinte nella realizzazione dei salvataggi bancari e misure di austerità dell'UE.
Il mandato del FSB
sarebbe quello di coordinare la procedura di "bail-in", in collegamento con le "autorità finanziarie nazionali" e gli "organismi internazionali di normazione", che includono il FMI e la BIS. Nessuna sorpresa quindi se le procedure di confisca di deposito nel Regno Unito, Stati Uniti e Canada, esaminate di sopra, sono notevolmente simili.

Differenza fra "bail-in" e "bail-out"

I cosiddetti "bail-out" sono a loro volta cosiddetti "pacchetti di salvataggio" per mezzo dei quali i governi degli Stati allocano una parte significativa delle entrate dello Stato come fondo da utilizzare in favore ad istituti finanziari sula via del fallimento o falliti. Il denaro è canalizzato dalle casse dello Stato ai conglomerati bancari.

I "Bail-in" esigono un'operazione di confisca interna alla banca

Negli Stati Uniti, nel 2008-2009 un totale di 1,45 trilioni di dollari viene incanalato verso istituti finanziari di Wall Street, come parte di un pacchetto di salvataggio sottoscritto dai due burattini Bush e Obama. Queste allocazioni sono considerate di fatto delle categorie di spesa per il governo e si accompagnano alle richieste d'implementazione di misure austere e restrittive sulla popolazione produttiva. A fianco a massicci aumenti per le spese militari, i "bail-out" sono finanziati attraverso drammatici tagli ai programmi di spesa sociale, di assistenza sanitaria, e di sicurezza sociale. Allora, mentre il "Bail-Out" è finanziato con il portafoglio dello Stato, il "Bail-In" esige un'operazione di confisca interna alla banca; un'operazione di saccheggio dei conti deposito e dei conti correnti dei clienti della banca sottoposta a "salvataggio". Per adottare il "Bail-In" non è quindi necessario usare i cosiddetti "fondi pubblici". Il meccanismo regolatore è istituito dalla banca centrale.

Un trilione e mezzo di dollari
All'inizio del primo mandato di Obama, nel gennaio 2009, il burattino nero annuncia un piano di "salvataggio" stile "bail-out" per 750 miliardi di dollari. che si aggiungono ai 700 miliardi di dollari di un altro "bail-out" allocati dall'uscente burattino della famiglia Bush, in conseguenza del piano dalla beffarda denominazione TARP (Troubled Assets Relief Program). Dicevamo di sopra che il totale dei due programmi di finanziamento ammonta a 1,45 trilioni di dollari, tutti cavati dal Dipartimento del Tesoro.

Oltre alle spese per la guerra

Aggiungendo a questo importo (che non è conclusivo per quanto riguarda le elargizioni di denaro pubblico statunitense ai conglomerati bancari internazionali) le stravaganti spese militari del burattino nero (739 miliardi di dollari) insignito nel 2009 - lui stesso assolutamente incredulo - con un canzonatorio premio Nobel per la pace (a riprova di come sia semplice ingannare le masse ignoranti dicendo una cosa e facendo, senza turbativa, la cosa diametralmente opposta), si ha che la somma dei "salvataggi dei conglomerati bancari" e  delle spese per la guerra dà 2189 miliardi di dollari, quasi il totale delle entrate federali che, nello stesso anno fiscale, FY2010, ammontano a 2381 miliardi di dollari.

I bersagli più immediati
Chi viene colpito da questo tipo di rapina, già compiuta in Italia, ricordiamolo, dal governo di Giuliano Amato nel 1992, stavolta non sono le fasce medio-basse di reddito, perché quelle sono già indebitate e il loro conto si vede perpetuato in rosso/nero. L'appropriazione indebita dei depositi bancari colpisce livelli lievemente più alti di reddito, diciamo le fasce medie e medio-alte, che hanno depositi e conti con movimenti significativi. La seconda vittima dell'operazione criminale è la piccola e media impresa, costretta suo malgrado ad usare le banche per le ordinarie esigenze operative. La transizione da un tipo di salvataggio ad un altro rientra nel piano recessivo della crisi mondiale che comprende anche le misure austero-repressive dell'economia. Lo scopo dei burattinai della finanza è quello di eliminare la crescita di entità economiche potenzialmente competitive, consolidare la centralizzazione del potere monetario,
estendere il controllo sull'economia reale e calpestarla, ingrassare a dismisura l'industria della guerra.

Una nuova fase di recessione economica mondiale
Anche se il prelievo delittuoso di "bail-in" viene perpetrato su un limitato e selettivo numero di banche cooperative e piccoli istituti finanziari, il rischio di un programma di progressiva rapina-confisca dei depositi e dei conti può portare ad una generalizzata corsa agli sportelli. In un contesto simile, nessun istituto bancario potrebbe essere visto come sicuro. Oltre a ciò, si interrompono i processi di pagamento, gli stipendi non arrivano, il potere d'acquisto crolla, i finanziamenti per impianti e attrezzature non sono più disponibili e l'economia si ferma. Le imprese di piccole e medie dimensioni vengono precipitate in bancarotta. Questa pratica delittuosa inizia una nuova fase nella crisi finanziaria mondiale, un'incupirsi della depressione economica, una maggiore centralizzazione del potere bancario e finanziario e il sempre più stretto controllo del potere delle corporazioni internazionali sull'economia reale a detrimento delle imprese locali e regionali. In cambio di ciò, una rete bancaria mondiale caratterizzata da transazioni elettroniche, potrebbe essere uno degli obiettivi di queste continue rotture dei cicli economici imposte con carattere sistemico. L'economia reale crolla come risultato del crollo dei suoi sistemi di pagamento. Bisognerebbe reagire con forza a questo piano di rapina da perpetrare direttamente sui conti di istituti selezionati per le procedure fallimentari





(Adv: Costituire Società Offshore in paradisi fiscali)



Natalia

martedì 23 luglio 2013

PR Barnard: meglio se ti limiti al MMT di Warren Mosler

Le ridicole minacce a PR Barnard, "io non sono una creatura di internet., "Casaleggio Associati, azienda di marketing e massmanipolazione...", dei delitti dei giornalisti, giornalisti ignoranti e superficiali, Cina comunista e rivoluzione economica, Cina popolare e MMT di Warren Mosler, visto che non si vergogna di definirsi giornalista.."dignità di essere carogne in grande stile", "limitati al MMT e non sparare cazzate.



Le ridicole minacce a PR Barnard
Sì, come dice l'anglotedesco, le puerili minacce che scrive di ricevere Barnard suonano ridicole e anche un po' patetiche. Nonostante tutto il suo darsi da fare, nonostante sia stato il primo in Italia ad intuire la gran presa per il culo dell'Euro, e nonostante che sia stato l'unico ad aver portato in Italia un po' di conoscenza tecnica estera sul MMT di Warren Mosler, rimane un ex giornalista, rozzo, sgrammaticato, superficiale, presuntuoso ma assai poco dirozzato, e certamente non ancora in grado di molestare i grandi poteri fino al punto di farli scomodare per "far fuori" proprio lui.

Io non sono una creatura di internet..

Insiste a dire di non essere una "creatura della rete", perché il suo muso si vedeva in Rai già anni prima; ma oggi le sue conferenze le può divulgare solo in rete e senza la rete nessun giovane, e nessuno di coloro i quali si erano già disaffezionati dalla televisione da vent'anni, saprebbe chi cavolo è PR Barnard. Persino il suo "saggio" titolato "il più grande crimine", che non è affatto il più grande crimine, nonostante sia noioso e buttato giù senza competenze ortografiche, viene divulgato solo grazie alla rete. Qualcuno si è persino messo a venderlo, alla esorbitante cifra di 14 Euro. Anche se ci sono dei contenuti utili in quelle pagine, che si diffondono esclusivamente in rete e solo grazie alla rete, la rete consente a PR Barnard di sparare anche molte cazzate, oltre a quella delle minacce di chi lo vorrebbe "far fuori".

"Casaleggio Associati, azienda di marketing e massmanipolazione..."
Per esempio, quella di dire che la Casaleggio Associati, azienda di marketing e massmanipolazione delirante che controlla una setta di decorticati che distruggerà l’Italia, suona come un'esagerazione indotta dal provincialismo isterico di chi si è fermato alla terza elementare; Casaleggio non ha un'azienda di marketing che manipola e distrugge....Casaleggio è semplicemente uno che ha fatto il sito a Grillo e che sfrutta la popolarità di Grillo. Non ha tutto questo potere che gli attribuiscono, e, se fare marketing è una cosa immorale, indegna, vergognosa, certamente non lo è meno che fare il giornalista. I giornalisti italiani, e quelli occidentali in genere, loro sì, sono criminali.

Dei delitti dei giornalisti

"Io sono un Giornalista e lotto per le persone" - dice PR Barnard. Sì, è credibile. Tanto è vero che non è più giornalista in Rai ma lo è sulla rete. E però, l'essere giornalista in genere significa essere complici di tutte le stragi, tutti i genocidi, tutte le frodi e tutte le manovre di depistaggio che hanno coperto le vergogne e i delitti di un secolo di storia italiana, europea e americana.

Giornalisti complici di chi pratica il genocidio e le repressioni economiche

Se prendiamo ad esempio solo la crisi economica lanciata nel 2007-2008, e prodotta con manovre fraudolente in ambito di marketing finanziario, è chiaro che chi ha fatto il marketing nelle banche d'affari, e chi ha gestito le operazioni di distruzione delle economie degli stati del mondo negli ultimi cinquant'anni, non ha avuto scrupoli a mentire e a generare i danni che ha fatto; ma è altrettanto chiaro che non avrebbe potuto funzionare senza il complice supporto di tutti gli organi dell'industria dell'informazione e dell'intrattenimento. Le menzogne che muovono i mercati e le guerre, infatti, sono tutte prodotte lì. Chi fa il giornalista non è affatto meno colpevole, criminalmente colpevole, e certamente è per lo meno complice, di chi froda e di chi ammazza.

Giornalisti ignoranti e superficiali
E l'esser giornalista, per natura del mestiere, comporta l'essere ignoranti e superficiali. Anche PR Barnard è superficiale e la sua superficialità viene evidenziata con grande intelligenza proprio dall'anglotedesco, "il mondo visto da un operaio" (intelligente e che ha memoria). Infatti, su quello che è accaduto nella Cina continentale dell'ultimo secolo, nessuno sa nulla, ma tutti han detto cazzate, e ora le dice anche il PR Barnard, con la solita faciloneria di parecchie altre "paginacce" sue, scrive:

"anche la Cina sta adottando la ME-MMT di Warren Mosler, e i cinesi in economia si sono dimostrati dei draghi. Mica dei principianti."

1) Preliminarmente, se vogliamo fare un discorso con senso compiuto, evitiamo di usare termini aggettivanti come "cinesi, americani, russi, coreani, ebrei, musulmani", quando vogliamo investigare chi sono i soggetti che decidono le cose e perché le decidono. Non sono infatti i cinesi i responsabili della loro rivoluzione economica, così come non sono gli italiani responsabili del loro recente collasso. Non sono i russi responsabili del crollo economico che segue l'abbattimento del muro di Berlino e non sono gli americani che hanno voluto la guerra in Vietnam.

Aggettivo riferito a individuo singolo o a popolo?
Chi ha deciso, sarà stato americano, o ebreo, o russo, o tedesco; ma chi ha deciso lo ha fatto in camere private, assieme ad un ristrettissimo numero di altre persone che non rappresentano affatto gli americani, gli ebrei o i russi o i tedeschi, per la semplice ragione che non li ha mai né interpellati né informati (né prima né dopo) di ciò che stava facendo veramente e del perché, realmente, lo stava facendo; se, con l'aggettivo cinese, o americano, o quant'altro, intendiamo la popolazione, la truppa, i militari, gli operai, i commercianti, eccetera, quelli sono esecutori che non sanno nulla e che non decidono nulla.

Ci vorrebbe una Norimberga per i giornalisti
Non sanno nulla proprio perché credono alle cazzate della stampa e della televisione. E in questo i giornalisti sono criminalmente complici di tutti i delitti che volutamente non hanno investigato, che hanno distorto, coperto e contraffatto. Anche se PR Barnard è parzialmente diverso, la categoria andrebbe processata e ci vorrebbe una Norimberga per i giornalisti.

2) "Anche la Cina sta adottando la ME-MMT di Warren Mosler" - e tu che ne sai? C'è qualcuno che ha capito qualcosa di come si è avuta questa rivoluzione economica in Cina dal 1979 ad oggi? C'è qualcuno che ha modo di controllare Chi, effettivamente, controlla la banca centrale cinese? Avete spiegato a PR Barnard e a sua zia, solo per un esempio, che la HSBC (Hong Kong & Shanghai Banking Corporation) ha sede a Londra? Avete provato ad accennargli il fatto che la Bank of China, molto prima della rivoluzione "comunista" era compartecipata da elementi della famiglia Rothschild e che altre entità con sede a Wall Street sono stati agenti determinanti nel finanziamento delle attività finanziarie in Cina già dalla rivoluzione di Sun Yat Sen nel 1911? Veramente PR Barnard è stato in Cina comunista e si è fatto spiegare come funziona il sistema monetario? Purtroppo i giornalisti, anche quelli che hanno viaggiato e vissuto all'estero, quando non sanno le cose, quasi sempre, usano anche loro i luoghi comuni che hanno sentito da altri giornalisti superficiali o da commentatori interessati e ignoranti.

3) "La Cina è stata un super esportatore per vent’anni..." Le esportazioni cinesi sono tutte prodotte da marchi esteri e da capitali esteri. Perché i giornalisti ignoranti non collegano questo fatto al resto delle chiacchiere che si fanno sulla Cina popolare? Piaggio, BMW, Citroen, Adidas, Levis, Motorola, Apple, DELL, Intel, Nokia, P&G, e milioni di altri loghi, sono prodotti in Cina (e volendo hanno diritto al rimpatrio degli utili) perché hanno dislocato le loro produzioni in cerca di rifugi fiscali dove poter proteggere il reddito dall'oppressione fiscale e di mano d'opera a basso costo. In Cina, nel 1979, quando Deng Xiao Ping ha iniziato le riforme economiche, dopo la morte del burattino delle banche d'affari occidentali Mao Zedong, c'erano 100 milioni di cinesi che vivevano nelle caverne; solo quindici anni prima, in Cina comunista c'è stata un carestia che ha prodotto 60-70 milioni di morti. Perché ci si meraviglia se lavoravano come schiavi contro uno stipendio di 100-150 dollari al mese? (Ora non è più così; comunque dove sono i "draghi" dell'economia dal 1948 al 1985?).

4) I punti fondamentali di Deng sono:

a) ridare la terra ai contadini (800 milioni di consensi);
b) favorire l'investimento straniero;
c) dare precedenza all'industria leggera (al contrario di Gorbachev)
d) ritardare il più possibile l'entrata nel WTO, per evitare le medicine forti dell'IMF,
e) evitare le privatizzazioni inusitate, quindi privatizzare lentamente, gradualmente, nonostante l'insistenza di tutti i giornalisti, gli economisti e gli intellettuali d'occidente (che davano addosso a Deng anche per i cinesi ammazzati in piazza Tian An Men, ma soprattutto perché Deng non ascoltava le prescrizioni del IMF, della banca mondiale, dei giornalisti occidentali e del WTO)
f) evitare l'improvvisa liberalizzazione dei prezzi del riso e dei generi di necessità (al contrario del burattino Gorbachev, che ha invece messo la Russia e l'Europa dell'Est alla fame, confrontandosi con un'inflazione del 2000% i primi anni della sua avventura di burattino nelle mani delle banche d'affari occidentali.

5) Tutta la riforma del grande Deng Xiaoping, è interamente basata sul capitale dell'investitore straniero. I maggiori importatori storici di capitali in Cina popolare sono: il centro finanziario offshore di Hong Kong SAR, Stati Uniti d'America, Giappone, Corea del sud e Germania (Krupp); naturalmente non sono stati investitori, gli investitori sono imprese che appartengono ad élite minoritarie; però hanno sede in questi stati; quindi, di nuovo, gli investitori sono americani, per esempio, ma non "gli americani"; il popolo americano non sa nulla di cosa e di chi investe in Cina, come non ne sanno nulla i giornalisti italiani e il popolo italiano; l'unica cosa che si sa è che la produzione viene dislocata in aree con regimi fiscali favorevoli, mentre in occidente le imprese chiudono e licenziano; poi ci si dimentica di questo fatto quando la produzione ritorna indietro dalla Cina sotto forma d'importazione.

6) La Cina comunista entra a far parte, formalmente, del WTO il 13 settembre 2001, due giorni dopo la frode e la demolizione controllata delle 3 torri gemelle di New York. Le petroliere cinesi sono già pronte sul mar Caspio per comprare petrolio da nuovi fornitori, ma bisogna prima sottoscrivere gli accordi WTO. Per fortuna dell'economia cinese e della popolazione cinese, lo schema di "liberalizzazione" prevista dal WTO viene introdotto solo dopo il 2005; ed è da qui che la strepitosa crescita cinese inizia a calare. Quindi è un po' più complesso di come lo spiega PR Barnard alla sua povera zia.

7) Sul discorso dell'aumento della spesa pubblica cinese e il contenimento delle imposte, certo, non si può che convenire con PR Barnard e con sua tormentata zia. Ma l'aumento del 50% che significa? È una buona cosa comunque, ma la misura espressa in percentuale non dice nulla. L'economia cinese ha sempre usato pochissima spesa pubblica per le spese pubbliche; cioè, ha usato il capitale degli investitori stranieri; solo che oggi gli investimenti stranieri si sono fermati e, finalmente, anche perché prima non c'era proprio denaro in cassa, inizia a spendere capitale pubblico per la spesa pubblica. Certo che in un'economia che gira, è facile stampare moneta per spingere gli investimenti interni e favorire l'occupazione; ma questo non si poteva fare nel 1979, perché non basta la cartamoneta per far girare l'economia, ci vuole anche la disponibilità di beni e di servizi da acquistare con quella cartamoneta. Quindi il ragionamento è valido adesso, ed è una manovra tanto ovvia quanto necessaria, adesso, quella di stampare moneta e di spendere a deficit quando il sistema rallenta; il fatto che in Europa, e in 150 altri stati controllati dal IMF, la politica monetaria è folle, non significa che "i cinesi" siano savi, piuttosto prova che sono pazzi i burattini ai nostri governi.

Per il bene comune
PR Barnard ci tiene sinceramente al bene comune. Quindi ha interesse che le "sue" idee sul MMT di Warren Mosler, che non sono sue, perché a lui giungono da Warren Mosler, vengano divulgate; anzi, "devono essere divulgate; puoi e devi divulgarle". Poi però, quando uno si discosta di un millimetro dalla sua tesi, si sbaglia, "so tutto io di economia, gli altri non han capito un cazzo". E ancora, quando in televisione vanno Bagnai e quell'altra cretina della Signora Salvador, e vanno in televisione a proporre le stesse cose o idee simili, s'incazza e vuole i diritti d'autore; - "se non ci fossi stato io non avrebbero avuto nessuna visibilità in rete..."; e chi se ne frega? Se la MMT è un bene per "il pensionato, il bambino, i fidanzati, le figlie dell'imprenditore che voleva spararsi...", ben venga che altri sconosciuti "prodotti della rete", contribuiscano a salvare le loro vite; in cambio, alcuni di loro, andranno in televisione, forse, a fare i buffoni assieme al cantante menestrello G. Paragone, che, evidentemente, è più lecca-culo che coglione.

Il povero PR Barnard è stato il primo, senza dubbio, anche se tardi, a far capire chiaramente la frode dell'Euro. Gli sfuggono molte altre arti, come la grammatica e l'ortografia, come la storia economica, il diritto, la geo-politica internazionale, ma è onesto, anche se ignorante, presuntuoso e se non si rende conto della propria superficialità, limite tipico di ogni giornalista.

Visto che non si vergogna di definirsi giornalista..
E però, come giornalista, visto che non si vergogna di definirsi giornalista, dovrebbe cercare di essere "obiettivo", di raccontare fatti, non chiacchiere, in quegli appuntini che lui chiama "pezzi". Invece si abbandona a sfoghi isterici, che confondono il resto del suo lavoro; perché quando uno si dimostra isterico, come una vecchia bacchettona che non scopa più, e parla di catarri e di bile e di sborrate e di crimini, uno si fa l'idea di leggere le note di un frustrato, segaiolo, amareggiato, annoiato, scoglionato, che se la prende un po' con tutti. E se quel frustrato ha detto anche cose utili, le cose utili si perdono nel minestrone dell'isteria dello sfigato, che vomita anziché cantare ma che, in fine, si atteggia a fare buffonate come il menestrello Paragone.

E scrive, in una delle tante note senza titolo "alcune considerazioni su...":

"...Perché c’è un limite dell’idiozia oltre il quale essa diventa colpa, non solo colpa, ma come nel caso del risultato elettorale italiano, essa diviene crimine. Gli italiani che dal bar e scivolando sul catarro italico del ‘piove governo ladro’ si sono recati all’urna per votare il M5S nel nome di una sborrata anti qualcosa, sono dei criminali. Hanno consegnato centinaia di migliaia di persone devastate nella vita, l’unica vita che posseggono, e altrettanti poveracci indifesi come gli anziani o i bambini nelle mani di una movimento parafascista che non capisce la democrazia, che è posseduto da un’azienda di un folle, e che non ha la più pallida idea di come gestire un condominio, per non parlare di una nazione. Questa irresponsabilità è un crimine contro il Paese...."

Superficialità e veleno. La superficialità appartiene a tutti i giornalisti per indolenza della loro natura e per natura del loro mestiere. Il veleno, unito alla superficialità del giornalista, appartiene al giornalista disoccupato, o al giornalista "free-lance", che poi è la stessa cosa. Il "pezzo" è breve ma intenso e carico di parole che andrebbero investigate.

1) "Gli italiani che han votato...sono criminali". - E perché? Non sono liberi di votare come cazzo gli pare? Esercitare un diritto - per quanto sia esercitato inutilmente - da quando è diventato un crimine?

2) "Hanno consegnato centinaia di migliaia di persone...indifesi...vecchi bambini..." - Che altro avrebbero dovuto fare? Hanno votato, non hanno "consegnato" proprio un bel niente a nessuno. Non avevano il potere prima e non lo hanno avuto al momento del voto; l'unica cosa che potevano fare era votare; e l'hanno fatto.

3) "...una movimento parafscista..." - Attenzione all'ortografia, "movimento" è maschile. Perché para-fascista? È un movimento come un altro, in cui militano molte persone sane, giovani e, proprio perché inesperte, oneste. Il fascismo ti ricordi cos'era? Ti ricordi chi lo finanziava? Sai che Mussolini, per esempio, era finanziato dal capitalismo anglo-americano e che prendeva stipendio settimanale dai servizi segreti britannici?

4) "..che non capisce la democrazia.." - e dare del "criminale para-fascista" a chiunque non la pensi come te, dire che "chi ha votato ha commesso un crimine", ti pare un atteggiamento "democratico"?

5) "...posseduto da un'azienda di un folle..." - chi è il folle, Grillo o Casaleggio? Questi non possiedono il movimento. Casaleggio possiede solo un sito web e un marchio; un giorno qualunque in cui i ragazzi svegli del movimento si accorgono di quanto sia facile gestire un sito web, ci mettono un istante a liberarsi delle regole imposte dal gestore del sito Casaleggio. Dipende tutto da loro, quindi, e non sono posseduti da nessuno. Forse sono frenati dal fatto che il termine "piattaforma" richiama alla mente processi telematici astrusi; in realtà sono frescaccette; il motivo del successo del blog di Grillo - e non lo sa neppure lui, ma Casaleggio lo sa e lo dice anche nella sua prima intervista - è Grillo. Non c'è nessuna magia dietro il lavoro di Casaleggio, nessun trucco; è Grillo che si è fatto sentire e che si è fatto sentire per vent'anni, strillando come un matto i tutte le piazze d'Italia. I singoli ragazzi intelligenti e capaci che compongono il movimento non avrebbero avuto nessuna possibilità di avere tutta la visibilità di Grillo. Perciò, solo perché è ignorante e, talvolta, non sa bene cosa dice o cosa sia meglio fare, non si può trattarlo come se non contasse nulla e come se non avesse fatto nulla di buono in questi anni. Se poi, a causa dell'inesperienza e dell'ignoranza di Grillo non si riesce ad agevolare il processo legislativo, meglio; l'unica bontà del nostro sistema legislativo è la sua lentezza. Più si rallenta e più si ritarda la produzione e la ratifica delle misure reazionarie e libertricide che sono state introdotte in Europa e nel mondo dopo la tragica buffonata dell'undici settembre.

I veri criminali sono i giornalisti e i loro mandanti

Grillo non può vedere tutta la realtà del mondo e non può avere la risposta a tutte le domande del mondo. Anche se fa un gran chiasso su questioni che non sono centrali, anche se contribuisce a spostare l'attenzione dai fatti più gravi, non si può dire che chi voti il suo movimento sia "criminale". I veri criminali sono i giornalisti, e dietro di loro, chiedetelo a loro, gli altri veri criminali sono i loro mandanti.

"La selva dei disprezzabili scemi che affollano la rete..."
Senza "la selva dei disprezzabili scemi che affollano la rete"...PR Barnard si ritroverebbe a dare i suoi volantini sui marciapiedi; perché, allora, tanto disprezzo per quelli "..che il papà gli compra la RAM"? Per quanto si trovi un sacco di scemenza in rete - incluse le molte cazzate che spara PR Barnard - e, nonostante il suo sincero dolore per gli umiliati e gli offesi, questa stupidità e questa ignoranza che si trova, è "l'1%" dell'ignoranza e delle falsità che i giornalisti, quasi tutti, hanno, da quando è stato inventato il loro mestiere, propinato al mondo. I criminali sono proprio loro, i giornalisti; perché i mandanti dei veri grandi crimini sono dietro ai giornalisti, e i giornalisti non possono non conoscerli.


Ma la pazzia di PR Barnard continua il "pezzo" e conclude
:

"Sono crimini.

Gli italiani non sono solo il peggior popolo del mondo, il più piccolo e miserabilmente vile (che in guerra faceva le stesse cose dei nazisti ma in miniatura, neppure la dignità di essere carogne in grande stile), il più corrotto in assoluto, l’unica nazione del Pianeta che in un fazzoletto di terra ha prodotto le tre più oscene mafie del mondo… non sono solo questo, ma sono spesso anche dei sub-umani, degli untermenschen, e io oggi su questo non ho più dubbi. Lo sono in decine di esempi di vita sociale, decine. Solo un sottobosco di untermenschen poteva produrre un M5S, infatti un abominio del genere non è mai apparso al mondo, mai. Gli indios dell’America Latina sterminata dall’Olocausto dei Fascismi made in CIA hanno reagito con immensa dignità, con un Morles o con Chavez. La Birmania del terrore di Stato ha la Aung San Suu Kyi. I neri segregati d’America ebbero Martin Luther King. I neri sudafricani massacrati dall’Apartheid produssero Nelson Mandela. Noi, all’apice della più grande crisi nazionale dopo la seconda guerra mondiale, e minacciati da Poteri di una magnitudine senza precedenti e contro cui servirebbero competenze immense, produciamo i boati gastrici di Beppe Casaleggio Grillo, e la setta fanatica di ragazzini decorticati cerebrali con le magliette in Parlamento, no inceneritori, no debito, sì piste ciclabili, abbasso la Casta e tutto si risolve...... Dio mio!

No. Gli italiani hanno sfondato il fondo che sta sotto al fondo della dignità politica. Gli italiani sono in gran parte degli untermenschen, e così come quelli che tirarono le pietre dai cavalcavia autostradali tanto per fare qualcosa, questi elettori dal M5S sono criminali senza neppure la dignità del vero male."

Qui è difficile leggere tutto perché è squallido e troppo tedioso. Ma per dare una mano allo stesso PR Barnard, per convincerlo ad uscire dalla sua depressione, ricordiamogli solo un paio di cose - tra le cazzate che ha sparato - che dovrebbe correggere, per non fare di sé il "para-fascista" che è.

1) Il "peggior popolo del mondo" è la culla di tutta la cultura giuridica occidentale;

2) MAFIA vuole dire in origine Mazzini Autorizza Furti Incendi e Avvelenamenti; tutti i vertici della mafia appartengono alle società segrete già da quel tempo;

3) "Untermenschen" è un termine nazista, razista e nazista. Piace molto a PR Barnard che, depresso e avvelenato, vittima del complesso di superiorità di tutti i depressi, la ripete più volte;

4) la "dignità di essere carogne in grande stile" agli italiani non è data durante la seconda guerra mondiale; infatti l'Italia non ha avuto i massicci finanziamenti americani che hanno promosso Hitler, il nazismo e tutta la sua industria bellica; sono i cannoni, i carri armati, gli aerei, i sommergibili e le navi che fanno la differenza in guerra; lo dice anche Clarke Gable in "Via col Vento", PR Barnard; possibile che tu non lo sappia? Il capitale finanzia e promuove l'industria della guerra e gli impianti ideologici che si usano per mandare i giovani ad ammazzare e a morire ammazzati.

5) A cosa serve fare sfoggio di nomi di altre civiltà? Non conosci la storia d'Italia e vuoi far credere di conoscere quella estera? I nomi che fai, in contrapposizione a Grillo, e cioè: Chavez, San Suu Kyi, Martin Luter King e lo stesso Nelson Mandela, sono tutti massoni. Sono più figli della CIA e di Wall Street loro di tutta la dinastia Bush. Sono infatti soggetti finanziati e pubblicizzati dal capitale delle corporazioni multinazionali, sempre per creare quelle tensioni sociali che servono alle minoranze ricche per:

a) introdurre norme interne liberticide reazionarie;
b) dividere i popoli e tenerli in uno stato di costante lotta interna;
c) accendere focolai di guerra e di guerriglia;
d) finanziare fazioni in lotta;
e) vendere armi alle fazioni in lotta;
f) indebitare gli stati in guerra e sottometterli.

Nelson Mandela è negli stessi registri degli iscritti alla massoneria al 33simo grado, e nella stessa pagina in compagnia di Tony Blair e Saddam Hussein. Perché fai questo inutile sfoggio? Sei veramente così ignorante? L'unica cosa che hai imparato nella vita è il MMT di Warren Mosler? Va bene, stai su quello e limitati a quello. Tutte le altre frasi isteriche e indecenti che ci sono in questo "pezzo" sono porcherie.

lunedì 8 luglio 2013

Pena di morte in Italia e in Europa

Trattato di Lisbona TEU-TFEU, Carta dei Diritti Fondamentali dell’Unione Europea, Convenzione Europea per la Salvaguardia dei diritti dell’Uomo e delle libertà fondamentali (CEDU).
Gli stati europei non sono più sovrani, neppure in senso formale, dopo le ultime ratifiche del Trattato di Lisbona. Per quanto riguarda il diritto alla vita e la pena di morte, ovvero alla possibiltà legittimata di ammazzare creature umane - in esecuzione di condanne, per contenere manifestazioni pubbliche non autorizzate, per qualche probabile prossimo caso di inadeguato trascinamento in stato di guerra o anche solo in caso di pericolo di imminente guerra -  i documenti fondamentali a cui si farà riferimento sono:

1. il Trattato sull’Unione Europea (TEU-TFEU)
2. la Carta dei diritti fondamentali dell'Unione Europea
3. la Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali (CEDU)

La Versione consolidata del Trattato sull’Unione Europea dice all'art. 6:

Articolo 6, paragrafi 1 e 2

1. L'Unione riconosce i diritti, le libertà e i principi sanciti nella Carta dei diritti fondamentali dell'Unione Europea del 7 dicembre 2000, adattata il 12 dicembre 2007 a Strasburgo, che ha lo stesso valore giuridico dei trattati.

Le disposizioni della Carta non estendono in alcun modo le competenze dell'Unione definite nei trattati. I diritti, le libertà e i principi della Carta sono interpretati in conformità delle disposizioni generali del titolo VII della Carta che disciplinano la sua interpretazione e applicazione e tenendo in debito conto le spiegazioni cui si fa riferimento nella Carta, che indicano le fonti di tali disposizioni.

2. L'Unione aderisce alla Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali (detta CEDU, ndr). Tale adesione non modifica le competenze dell'Unione definite nei trattati.

Inoltre il fatto che l'Unione aderisca alla Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali è ribadito anche nel Protocollo n°8 intitolato "relativo all'articolo 6, paragrafo 2 del Trattato sull'Unione Europea sull'adesione dell'unione alla convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali".

Bisogna poi tener conto dell’Articolo 51:

I protocolli e gli allegati ai trattati ne costituiscono parte integrante.
Integrata nel Trattato sull’Unione Europea, vi è anche la Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea, la quale recita:

Articolo 2

Diritto alla vita
1. Ogni individuo ha diritto alla vita.
2. Nessuno può essere condannato alla pena di morte, né giustiziato.

Ma dice anche:
Articolo 52, paragrafo 3
Portata dei diritti garantiti
3. Laddove la presente Carta contenga diritti corrispondenti a quelli garantiti dalla convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali (detta CEDU), il significato e la portata degli stessi sono uguali a quelli conferiti dalla suddetta convenzione. La presente disposizione non preclude che il diritto dell'Unione conceda una protezione più estesa.
Con questo passaggio di fatto si sancisce la pariteticità tra Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea e Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali (CEDU) laddove le due carte trattano gli stessi argomenti. Quest’ultima, la CEDU, a dispetto del nome, presenta diverse contraddizioni che minano completamente le basi precedentemente poste; infatti la Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali (CEDU) dice:

Articolo 2 - Diritto alla vita

Il diritto alla vita di ogni persona è protetto dalla legge. Nessuno può essere intenzionalmente privato della vita, salvo che in esecuzione di una sentenza capitale pronunciata da un tribunale, nel caso in cui il delitto è punito dalla legge con tale pena.
La morte non si considera inflitta in violazione di questo articolo quando risulta da un ricorso alla forza resosi assolutamente necessario:
per assicurare la difesa di ogni persona dalla violenza illegale;
per eseguire un arresto regolare o per impedire l'evasione di una persona regolarmente detenuta;
per reprimere, in modo conforme alla legge, una sommossa o una insurrezione.

È da notare che non esiste una definizione di sommossa o insurrezione. Quindi le forze di polizia si ritrovano ad operare con la massima estensione di interpretazione; arbitrariamente, possono decidere come distinguere i vari tipi di manifestazioni illegali e come intervenire di conseguenza. Possono sparare sulla folla. È incredibile, pare impossibile, eppure è già norma in vigore. Certo, provare a immaginare cosa accade nelle menti corrotte e pervertite che hanno concepito questa normativa è impresa complessa; tuttavia è ragionevole presumere che coloro che l’hanno preparata si aspettino nel breve periodo delle agitazioni, del fermento, in conseguenza del crescente impoverimento al quale il continente europeo è indotto dalle spregiudicate e immorali manovre speculative delle stesse élite al potere che hanno promosso il concepimento di questa frode legislativa.
Oltre a ciò, aggiunge questo CEDU nel sesto protocollo:

PROTOCOLLO N° 6 RELATIVO ALL’ABOLIZIONE DELLA PENA DI MORTE (STRASBURGO, 28.IV.1983)


Articolo 1 - Abolizione della pena di morte
La pena di morte è abolita. Nessuno può essere condannato a tale pena né giustiziato.

Articolo 2 - Pena di morte in tempo di guerra

Uno Stato può prevedere nella sua legislazione la pena di morte per atti commessi in tempo di guerra o in caso di pericolo imminente di guerra; tale pena sarà applicata solo nei casi previsti da questa legislazione e conformemente alle sue disposizioni. Lo Stato comunicherà al Segretario Generale del Consiglio d'Europa le disposizioni rilevanti della legislazione in questione.
La pena di morte è ovunque abolita in tempo di pace, per cui gli Stati che la dovessero prevedere allo stato attuale la devono abolire. Ad ogni modo, nella transizione verso l’abolizione della pena di morte, non infrangono il Trattato di Lisbona (cioè non infrangono la nuova Costituzione Europea, cioè il fondamento normativo al quale devono fare riferimento gli ordinamenti di tutti gli stati membri) se si ritrovano ad ammazzare persone - o se comminano la pena di morte - nei casi previsti dall’articolo 2 del CEDU.

La pena di morte può essere introdotta in “tempo di guerra” o in caso di “pericolo imminente di guerra”. Certo è che, grazie al patto di mutuo soccorso fra gli stati europei in casi di attacchi terroristici, una nazione può in un attimo trascinare le altre in guerra; quindi la probabilità che anche la provincia italiana si trovi perennemente in stato di guerra è rilevante.

L’articolo 2 del CEDU permette agli organi incaricati della repressione di sparare su folle di manifestanti impunemente. Qui non si parla neppure di “pena di morte” in senso tecnico ma di ammazzare tranquillamente - e a casaccio - nel mezzo del tumulto. Infine, non vi è alcuna definizione di “ricorso alla forza resosi assolutamente necessario”. Chi decide quando “è necessario” sparare sulle masse di cittadini disarmati in caso di manifestazione? In base a quale criterio?


Abbiamo visto molto chiaramente con che facilità negli USA le élite al potere si siano dotate di una legislazione “antiterrorismo” basata sulla frode, sul delitto e sulla menzogna, che consentiva prima di sospendere la costituzione sul proprio territorio - con il pretesto della sicurezza nazionale - e poi di invadere altri paesi ad arbitrio di qualche degenerato capo di stato e per conto delle corporazioni che lo controllano. Abbiamo visto come sia stato facile entrare in guerra con il pretesto artificiale di esser stati attaccati da presunti terroristi. Con la stessa facilità si avrà il passaggio da uno stato di pace ad uno di guerra - o allo stato di imminente pericolo di guerra - anche in Europa. L’abolizione della pena di morte deve essere assoluta, dichiarata e statuita in modo totale e incondizionato; e per l’abolizione incondizionata della pena di morte l’Italia si è affermata in sede Nazioni Unite; peccato che in casa propria i pupi delegati del parlamento italiano abbiano ratificato un trattato, senza neppure leggerlo, con il quale rinunciavano alla sovranità del popolo italiano, alla sovranità delle proprie istituzioni delegate, alla sovranità della propria costituzione e dei principi sui quali Essa è stata articolata. Questa alienazione di sovranità popolare, con i gravissimi e radicali mutamenti che comporta, si è avuta con un procedimento certamente scorretto in senso formale e sostanziale. La profonda riforma istituzionale che il trattato implica prevede una procedura più articolata e più complessa per la sua approvazione; la maggiore complessità di tale procedura è proprio prevista dalla Costituzione a tutela della Costituzione; ciò è stato stabilito e ordinato proprio per evitare colpi di mano da parte di sciacalli degenerati, forzandoli ad agire seguendo procedimenti legislativi più complessi che li obbligano a dibattere le decisioni proposte con la maggiore parte dei rappresentanti eletti dai cittadini.



Consulenza contabile e servizi di segreteria in Cina e Hong Kong, domiciliazione società italiane all'estero per contenere i costi di gestione. Costituzione di nuove società, acquisizione di società esistenti in rifugi fiscali, espletamento delle formalità amministrative: Offshore Companies Formation